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by Leandro Bronte
Dopo la raccolta delle piante si pensa che il lavoro sia terminato. Invece dopo sei mesi di coltivazione,se non si essicca a dovere, la pianta si può rovinare in pochi giorni.
Innanzitutto è fondamentale scegliere il giusto momento per raccogliere, in base alla fioritura.
Infatti per avere il massimo dei principi della pianta, è bene innanzitutto interrompere qualsiasi fertilizzazione già una settimana prima della raccolta.
Raccogliere al tramonto per evitare di avere delle piante umide..
Ma soprattutto saper scegliere il momento in cui le piante sono pronte e cioè a dire, quando i tricomi ed i terpeni sono a giusta maturazione, che per i non addetti ai lavori si nota semplicemente con una lente d’ingrandimento, vedendo che il fiore da bianco inizia a diventare color ambrato. Dopo di che le piante non devono rimanere alla luce del sole per più di tre ore,pena la rovina del raccolto. Ma è importante trasportare in sala d’essiccazione, senza maneggiare bruscamente le piante.
Si possono usare metodi naturali come riporre le nostre piante in luoghi coperti e ventilati, ma decisamente è meglio trovare o creare dei luoghi a temperatura ed umidità controllata come abbiamo fatto noi. La temperatura deve essere sempre intorno ai 20 gradi e l’umidità intorno a 50,come sopra detto sempre in zona buia.
La trimmatura, che sarebbe il taglio delle foglie grandi e non delle piante,si può effettuare sia prima della raccolta e dell’essiccazione e sia dopo l’essiccazione.
Quello che è anche importante è non maneggiare e sbattere i fiori, perché i principi non vadano persi.
Quando la pianta è essiccata bene lo vediamo semplicemente dal rumore secco che fanno i fusti che andremo a spezzare per prova, o semplicemente dal tatto,dal colore e dall’aroma.
A questo punto diventa ancora fondamentale andare a conservare le nostre piante in appositi contenitori, per evitare ancora una volta che vi siano perdite di aroma, colore e principi che compongono la pianta.
Dopo il completamento della trimmatura, per portare i fiori al miglior aspetto possibile, allora potremo passare alla conciatura,che sarebbe il riporre i fiori in vasi di vetro chiusi ermeticamente, lasciando un 20% di aria.
Bisogna dire che il vetro è il miglior materiale per la conservazione,ma ove non fosse possibile si può usare dei sacchi ad uso alimentare, o dei bidoni pur sempre chiusi ermeticamente.
Infatti anche in questa fase se l’umidità dovesse prendere il sopravvento, si rischierebbe di far ammuffire i nostri fiori e perdere tutto.
Per di più dopo aver riposto, come abbiamo fatto noi,i fiori in bocce di vetro, bisogna aprire ogni boccia almeno una volta al giorno per almeno dieci minuti, per far cambiare l’aria ed evitare che si formino muffe.
Tutto questo lavoro “da pazzi” soprattutto se si hanno centinaia di bocce di vetro come noi, va effettuato una volta al giorno per almeno dieci giorni ed a seguire almeno una volta la settimana per qualche mese.
La cannabis officinalis (a norma di Legge) perciò sara pronta col tempo, un po’ come il vino,che più è conservato bene e più diventa buono e prezioso.
Ed alla fine di questo lavoro lungo, che non sarà durato solo sei mesi di coltivazione bensì almeno nove mesi,avremo ottenuto dei fiori di eccellente qualità come quelli TerraNova Weed
Rete Canapa Sicilia